Fattorie Sociali

Nell’ambito della ricerca di nuovi spazi su cui muovere l’Agricoltura, oramai da tempo, sono state avviate una serie di attività aggiuntive a quella produttiva che trovano sintesi nella denominazione di agricoltura multifunzionale.
Alle funzioni storicamente svolte quali la produzione di beni alimentari attraverso le coltivazioni e gli allevamenti, la difesa e salvaguardia dell’ambiente e del territorio, attraverso la presenza dell’uomo, soprattutto nelle aree più difficili, negli ultimi anni, si sono aggiunte quelle relative alla produzione di energia da biomasse, agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale.

L’Agricoltura Sociale, ultima nata fra le attività multifunzionali ma la più antica per natura.
Da ricordare, infatti, che l’Agricoltura italiana, caratterizzata da un modello prettamente familiare, ha sempre svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione sociale delle comunità rurali e in particolare nel farsi carico dei bisogni dei soggetti deboli, con bisogni speciali.

Quante famiglie di agricoltori, per esempio, che hanno avuto e/o hanno nel proprio nucleo familiare soggetti con disabilità fisica o psichica, con ritardo cognitivo, con difficoltà di integrazione sociale, etc. non hanno mai avuto bisogno di ricorrere, qualora vi fosse stato, al sostegno da parte della collettività (sia Enti pubblici preposti sia associazioni, cooperative del settore), proprio perché il disporre di una azienda agricola consente di trovare un compito, una mansione a tutti i componenti la famiglia compresi quelli con disabilità.
Ma pensiamo, ancora al ruolo che l’agricoltura svolge nel caso degli anziani e dei bambini: soggetti abili ma fragili. Penso alla reciproca utilità che scaturisce dalla presenza degli anziani in una azienda agricola, in una famiglia di agricoltori ma, anche al grande valore che ha crescere i bambini  nelle aziende agricole, in campagna a contatto con tutte le persone che vi vivono e lavorano.

L’Agricoltura, quindi, ha sempre avuto una funzione sociale. Essa ha rappresentato, nel tempo, una valvola di sfogo in presenza di situazioni di disagio di vario genere. Non a caso, perciò, già tanti anni fa, furono proprio le aziende agricole i luoghi prescelti per sostituire gli angusti ospedali per malati di mente.
La stessa cosa, come è noto, è avvenuta per il recupero dei tossicodipendenti attraverso le attività svolte dalle comunità.
In queste situazioni parliamo di servizi sociali impliciti da parte delle fattorie.

Con la nascita delle Fattorie Sociali si tratta di organizzare meglio quanto si è sempre fatto e in maniera esplicita fornire servizi alla popolazione.

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