Azienda Agricola

Azienda di 9,5 ettari di uliveti, seminativi e bosco e allevamento di 150 famiglie di api.

 

Trasformazione prodotti

Tra i prodotti ottenuti ci sono:

  • Il miele millefiori, derivante dal nettare di preziosissime fioriture spontanee e perfetto per dolcificare,
  • Il miele di castagno, ideale da spalmare sui formaggi stagionati e per preparare i tipici dolci calabresi (turdilli e pignolate).
  • L’Idromele, una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di acqua e miele, riscoperta grazie a un’antica ricetta segretamente custodita da “nonno Giovanni”. Questo vino di miele fu probabilmente la bevanda alcolica più utilizzata nel mondo antico, prima della diffusione della vite. Per i celti era bevanda sacra e dell’immortalità, i vichinghi lo bevevano per festeggiare i guerrieri vittoriosi, l’espressione “luna di miele” pare abbia origine proprio da questo dolcissimo “vino di miele”. Ideale per gli aperitivi e abbinato alle pietanze salate (fritture, formaggi stagionati, carne arrostita), delizioso anche come dessert (accompagnato con pasticceria secca) o come digestivo da sorseggiare una bella giornata. L’Idromele può essere utilizzato anche in cucina, per sfumare alcune pietanze allo scopo di esaltarne il sapore. Ad esempio, sul pesce, al posto del vino bianco. Recenti studi nei laboratori del gusto, realizzati da esperti sommelier, hanno attestato un perfetto connubio tra l’Idromele e il cioccolato al latte, fondente ed extrafondente, notoriamente difficilmente abbinabili ad una bevanda.
  • L’aceto di miele, che è quasi certamente il primo aceto ad essere utilizzato dall’uomo. Le donne egiziane ne facevano largo uso anche per la bellezza di corpo e capelli. Deriva dall’Idromele sottoposto a fermentazione acetica. È un aceto bianco ad alta digeribilità, ideale per condire le insalate e per preparati agrodolci. Leggero e ambrato, ha un sapore acre ma meno pungente del comune aceto ed è considerato molto più digeribile. Spesso a sceglierlo sono proprio le persone che non gradiscono il tipico gusto dell’aceto. Ideale per condire le insalate, per i preparati agrodolci, per le salse, per marinare carne e pesce o per dorarli in padella, come bevanda dissetante per tutti i prodotti si applica la lavorazione a freddo, senza l’aggiunta di additivi e/o conservanti , quella che, anche se tende a creare residuo in bottiglia, permette di conservare le caratteristiche in maniera del tutto naturale!
  • Il Mieloppo, sciroppo integratore alimentare per adulti e bambini, fonte concentrata di sostanze nutritive, indicato per dolcificare le tisane e per arricchire le bevande dissetanti degli sportivi.

L’azienda ha anche un laboratorio per la lavorazione e la trasformazione della propoli come integratore alimentare, autorizzato dal Ministero della Salute, che effettua anche la lavorazione conto terzi. Attualmente è l’unico laboratorio apistico per la propoli in Calabria. La propoli, l’antibiotico naturale delle api, un integratore alimentare utilissimo per l’uomo, è in origine una resina prodotta dalle piante per rivestire e proteggere le gemme a fiore, gli apici vegetativi ed alcune parti della corteccia. Nelle ore più calde della giornata, quando diviene molle e malleabile, le nostre api la raccolgono e la rielaborano per trasportarla in arnia. Lì servirà per rimpicciolire l’ingresso, tappare buchi ed interstizi, verniciare i favi e renderli immuni da attacchi di funghi e batteri; per intrappolare i “grandi” predatori, impedendo così la propagazione di infezioni. Così, come le lunga mura per le antiche polis, questa sostanza è indispensabile per la difesa della “Città delle Api”, non a caso il suo nome deriva dal greco πρόπολις, propòlis: davanti alla città. Nonostante la presenza di migliaia di individui in spazi ridotti, grazie alla propoli l’alveare è uno degli ambienti più salubri esistenti in natura! Anche per quanto riguarda l’estrazione della propoli dall’arnia, noi apicoltori Miceli stiamo ben attenti a operare nel rispetto delle api, posizionando appositi reti sui favi all’interno dell’arnia per brevi periodi, invitando le api a propolizzarle, ovvero a sigillarne io fori. A lavoro completato, il prodotto viene estratto dalle reti per essere lavorato in soluzione idroalcolica e idroglicerica (junior) all’interno del nostro laboratorio. Consideriamo la propoli l’oro nero dell’arnia e abbiamo tenuto diversi corsi d’apicoltura sull’argomento per la FAI “Federazione Apicoltori Italiani”.

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